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Nell'A.A. 2024/25 sarà attivo solo il 2° anno di corso.
A partire dall'A.A. 2024/25 sarà possibile immatricolarsi al CdLM in Scienze giuridiche dell'innovazione e della sostenibilità appartenente alla stessa classe di laurea magistrale LM/SC-GIUR

Perché studiare Scienze giuridiche dell'innovazione

Il progetto di un corso in 'Scienze Giuridiche dell'innovazione' nasce dalla necessità di disegnare una figura di giurista esperto non votata all'esercizio delle tradizionali professioni forensi (avvocatura, magistratura e notariato), quanto piuttosto pensata per servire il mondo produttivo (impresa, Terzo Settore, Pubblica Amministrazione) innestando - su una formazione prettamente giuridica - ulteriori conoscenze e competenze sollecitate dai repentini cambiamenti tecnologici, ambientali e organizzativi.

L'architettura del corso di Laurea Magistrale in Scienze Giuridiche dell'innovazione si articola su due annualità.

Durante il primo anno si vuole delineare una figura di giurista 'europeo e tecnologico', modulando gli insegnamenti in modo da offrire agli studenti una formazione non ancora specifica sulle aree tematiche ritenute più caratterizzanti, nonché un formazione teorica in tema di nuove tecniche di regolazione giuridica.

Sul secondo anno, invece, sono stati previsti due diversi percorsi specialistici (curricula).
Il primo percorso 'Innovazione, impresa e terzo settore' mira a trasmettere competenze specifiche nella gestione delle risorse economiche, umane e sociali, con riferimento all'impresa e alle organizzazioni del Terzo Settore.
Il secondo percorso: 'Innovazione nel settore pubblico', mira a trasmettere competenze specifiche nelle materie dell'innovazione nella Pubblica Amministrazione e nel settore sanitario.

Nel corso dei due anni, il ricorso a modalità di didattica innovativa (esercitazioni cliniche, apprendimento cooperativo, PBL), insegnamenti di inglese giuridico, sono tutti strumenti specificatamente indirizzati a sviluppare la comunicazione e l'abilità nella gestione e monitoraggio dei processi complessi.

Ultimo aggiornamento il: 02/07/2024