Geriatria

La Geriatria può essere considerata una meta-disciplina trasversale alle altre specialità mediche tradizionali.
La sua peculiarità si declina soprattutto nella capacità di saper lavorare insieme ad altri professionisti della cura dell’anziano e nell’utilizzo di una particolare metodologia di valutazione e cura, denominata Valutazione multidimensionale (VMD). La VMD ha come strategia di base la valutazione di tutti i bisogni assistenziali dell’anziano al fine di garantire un piano di interventi ad ampio spettro e al tempo stesso individualizzati per ogni specifica situazione, quindi ha una duplice funzione, quella valutativa e quella relativa all’intervento. Tramite la VMD è possibile:

• conoscere lo stato globale di salute del paziente
• definire il livello di fragilità e l’autonomia funzionale dell’anziano
• individualizzare il piano di cura
• mantenere lo stato funzionale e la qualità della vita del paziente più elevati possibile
• identificare individui ad alto rischio di eventi avversi e prevenirli
• ottimizzare le scelte terapeutiche
• attivare l’utilizzo di servizi necessari
• informare meglio il paziente e il caregiver sulla diagnosi, prognosi e terapia fornire a chiunque presti assistenza un quadro completo e corretto dello stato del paziente (linguaggio comune)

Le competenze richieste agli specialisti in Geriatria includono:
1. Gli specialisti devono contrastare il diffuso ageism e gli stereotipi negativi sugli anziani;
2. Gli specialisti devono conoscere la biologia e le teorie sull’invecchiamento e promuovere l’healthy ageing;
3. Il geriatra deve sapere riconoscere e gestire le seguenti sindromi geriatriche: fragilità, sarcopenia, delirium, disfagia, malnutrizione, disturbi dell’equilibrio e dell’andatura, vertigini, deficit sensoriali, cadute, incontinenza, depressione, demenza, dolore cronico, sincope, ulcere da pressione. Inoltre, il geriatra è tenuto a conoscere la fisiopatologia e saper trattare le tradizionali condizioni cliniche, in particolar modo quelle che si associano maggiormente al processo di invecchiamento, ponendo attenzione a mantenere l’equilibrio fra decisioni cliniche troppo aggressive (che potrebbero sfociare nell’accanimento diagnostico-terapeutico) ed eccessiva reticenza nell’offrire soluzioni sulla base di criteri anagrafici. Deve, inoltre, conoscere i rischi della trasmissione e i vantaggi della prevenzione delle malattie infettive, promuovendo l’uso dei vaccini.
4. Gli specialisti in Geriatria devono applicare gli strumenti della VMD con il fine di definire gli obiettivi di cura realisticamente ottenibili e le priorità di trattamento. Infine, devono conoscere i temi del “fine vita” e della palliazione, i rischi della polifarmacoterapia e iatrogenesi, nonché i benefici del deprescribing.